Rifiuti nei Fiumi? Scopriamo il perché e cosa si può fare.

Da quando è stato attivato il “Porta a Porta” nei nostri comuni, i rifiuti vengono conferiti dinnanzi al civico dell’abitazione; in una alluvione avvenuta a Castel San Giorgio in provincia di Salerno abbiamo constatato che in un quartiere, i cittadini la sera, avevano conferito la plastica e l’alluminio fuori dalla propria abitazione. Questa zona si trova proprio a ridosso di un’area montuosa, i nubifragi che si abbatterono sui versanti in quei giorni fecero dilavare i rifiuti posti alla porta dei cittadini a valle, i quali oltre a riversarsi in strada finirono in un canale del Consorzio di Bonifica del Sarno collegato al Torrente Solofrana, quest’ultimo, il tributario maggiore dell’Alveo Comune Nocerino e poi Fiume Sarno.

Una parte di questi rifiuti restarono incastrati nel canale di Bonifica e una buona parte andarono persi in Torrente e da lì poi in mare. In quell’anno, il CNSBII invio una comunicazione a tutti i Sindaci del Bacino Idrografico suggerendo di emettere delle ordinanze di divieto di conferimento dei rifiuti nelle allerte idrologiche, idrogeologiche e di forte vento. Questi fenomeni atmosferici secondo i nostri dati, contribuiscono fortemente al rilascio di rifiuti nei corpi idrici superficiali.

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