Dragaggio dei Fiumi: una soluzione controversa per le alluvioni

“Sfida e bilancio. esaminando gli effetti del dragaggio fluviale come strategia anti-alluvione”.


Introduzione.

Dragaggio dei Fiumi. Dopo ogni evento alluvionale, è inevitabile che sorgano polemiche riguardo alla pulizia dei corsi d’acqua. Molti ritengono che “dragare” i fiumi possa aumentare la sezione di deflusso e migliorare l’efficienza idraulica. Tuttavia, è importante considerare gli effetti a lungo termine di queste pratiche. Gli argomenti a favore dell’asportazione dei sedimenti sostengono che possa ridurre il rischio di alluvioni e migliorare la gestione idraulica. Tuttavia, gli studi scientifici dimostrano che queste azioni possono alterare l’equilibrio naturale dei corsi d’acqua e avere conseguenze negative sull’ambiente circostante.

Effetti dell’asportazione dei sedimenti.

Gli studi scientifici condotti da geomorfologi fluviali, ingegneri idraulici e civili hanno dimostrato che l’asportazione dei sedimenti ha effetti significativi sull’equilibrio dei corsi d’acqua. Inizialmente, può sembrare che l’asportazione dei sedimenti aumenti la capacità di deflusso dei fiumi, ma nel corso di alcuni anni, il corso d’acqua tenderà a definire un nuovo profilo di equilibrio. Questo nuovo profilo comporterà un’azione erosiva più intensa sulle sponde, con il rischio di scomparsa del materasso alluvionale presente e il conseguente restringimento dell’alveo stesso. Ciò significa che l’asportazione dei sedimenti può aumentare il rischio di alluvioni a valle, accelerando e concentrando i flussi d’acqua.

Instabilità geomorfologica e rischi associati.

L’asportazione dei sedimenti rende instabile l’equilibrio geomorfologico dei corsi d’acqua, causando un effetto domino su diverse opere di contenimento e mitigazione dell’erosione. Le opere di protezione realizzate lungo le sponde, come scogliere, gabbionate e argini, possono perdere la propria funzionalità a causa delle modifiche indotte dall’asportazione dei sedimenti. Inoltre, l’escavazione del fondo alveo può provocare un aumento locale di pendenza che tende a migrare verso monte, generando erosione regressiva. Questa instabilità può mettere a rischio la stabilità delle opere longitudinali sulle sponde e dei ponti che attraversano i corsi d’acqua.

Implicazioni idrogeologiche e ambientali.

L’abbassamento dell’alveo dovuto all’asportazione dei sedimenti può influenzare l’equilibrio tra acque superficiali e acque sotterranee. Ciò comporta la diminuzione del livello della falda freatica e la captazione ridotta delle acque nei pozzi. Inoltre, l’asportazione dei sedimenti ha effetti sulle aree costiere marine, creando un deficit di trasporto solido che altera l’equilibrio tra l’ingresso delle acque marine e il ripascimento naturale delle spiagge. Di conseguenza, molte aree costiere marine sono soggette a erosione e arretramento.

La necessità di una gestione integrata delle alluvioni.

Per affrontare in modo efficace il problema delle alluvioni, è importante adottare una gestione integrata dei corsi d’acqua. Aumentare la velocità del deflusso o costruire argini in cemento non è sufficiente per mitigare i rischi. È necessario dissipare l’energia delle piene attraverso soluzioni di laminazione, rimuovere piante morte e grandi alberi dagli alvei che potrebbero ostacolare il flusso delle acque. Inoltre, è essenziale adottare misure di conservazione del suolo e delle acque, promuovere la rigenerazione dei sedimenti naturali e ridurre l’impatto delle attività umane sui corsi d’acqua.

Conclusioni.

L’asportazione dei sedimenti dai corsi d’acqua, sebbene possa sembrare una soluzione immediata per migliorare l’efficienza idraulica e ridurre i rischi di alluvione, comporta importanti conseguenze negative. Alterando l’equilibrio geomorfologico e favorendo l’erosione delle sponde, l’asportazione dei sedimenti mette a rischio la stabilità delle opere di contenimento e dei ponti. Inoltre, influisce sull’equilibrio idrogeologico e sull’ambiente costiero marino. Affrontare in modo efficace le alluvioni richiede una gestione integrata e sostenibile dei corsi d’acqua, che tenga conto dell’equilibrio naturale e promuova misure di conservazione e rigenerazione degli ambienti fluviali.

Leggi anche: ISPRA, Manuali e Linee Guida 131/2016.

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Pubblicato da Michele Buscè

Sono un Pubblicista Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Agisco come Guida Naturalistica ed Educatore Ambientale AIPTOC. Ho esperienza come Istruttore Tecnico Nazionale di Trekking ed Escursionismo CSEN e come Istruttore di Nuoto per la Federazione Italiana Nuoto. La mia passione per la Geologia e le Scienze della Terra mi ha reso uno studioso in queste discipline. Inoltre, sono Docente Formatore specializzato sui Bacini Idrografici, sia per corsi d'acqua naturali che per quelli di Bonifica (artificiali) nel contesto del Servizio Idrico Integrato. Ho approfondito le conoscenze sull'idrografia e l'apparato fluviale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno, acquisendo esperienza in territori montani, pianeggianti e costieri. Ricopro il ruolo di Coordinatore del CNSBII (Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani), impegnato nella salvaguardia dell'ambiente e degli ecosistemi naturali. Inoltre, sono il Presidente dell'Organizzazione di Volontariato Nuove Prospettive. La mia pluridisciplinarietà e il mio impegno mi permettono di contribuire attivamente alla divulgazione, alla formazione e alla protezione del nostro prezioso patrimonio naturale.

2 pensieri riguardo “Dragaggio dei Fiumi: una soluzione controversa per le alluvioni

  1. Complimenti Michele,
    hai messo il dito nella piaga, madre e parte non trascurabile dei problemi.

  2. Complimenti Michele,
    hai messo il dito nella piaga,
    dragaggio, argini, ripristino con lavori straordinari ( non emergenziale) ( e costante manutenzione di tutti i corsi d’acqua, è la chiave di volta di gran parte dei problemi che, causano morte ,distruzione e sperpero di danaro.