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Tutela il tuo Bacino Idrografico

L’immagine di corso d’acqua arginato che scorre verso una pianura alluvionale, parte integrane di un bacino idrograco.

Prima di entrare in azione devi sapere cosa è un Bacino Idrografico?

Se sottovaluti l’aspetto di conoscenza e studio di cosa andrai a tutelare, proteggere, promuovere e salvaguardare, allora puoi anche abbandonare questo sito.

Il bacino idrografico (vedi l’immagine) è una porzione di territorio che, a causa della sua conformazione orografica1, raccoglie acque meteoriche o provenienti dalla fusione di ghiacciai o nevai che scorrono confluendo tutte verso un solco d’impluvio dando origine ad un corso d’acqua, o verso una conca o depressione dando origine ad un lago o a una zona paludosa. Esso differisce dal bacino idrogeologico2 in quanto quest’ultimo non considera il solo deflusso di acque superficiali, ma anche lo scorrimento di infiltrazione che dipende dalla stratigrafia3 e dalla conformazione geologica del sottosuolo.

Se le acque raccolte sono solo quelle dovute alle precipitazioni si parla di bacino imbrifero3. In un bacino idrografico vallivo è possibile identificare un luogo di convergenza delle acque, detto “sezione di chiusura”, attraverso il quale passa tutto il volume dell’acqua raccolta superficialmente. L’altitudine cui si trova la sezione di chiusura è la quota di riferimento nelle misure di altitudine relative al bacino.

1Parte della geografia fisica che studia e descrive le caratteristiche dei rilievi montuosi.
2E’ la frazione di bacino idrografico posta nel sottosuolo, delimitata da uno spartiacque freatico
3La stratigrafia, nell’ambito delle scienze geologiche, è la disciplina che studia la datazione delle rocce ed i rapporti reciproci fra unità rocciose distinte; è particolarmente sviluppata nell’ambito delle rocce sedimentarie.

Il perimetro di confine di ogni bacino, una volta individuata la sezione di chiusura, viene riconosciuto mappando a partire dalla sezione di chiusura la linea oltre la quale le acque scorrono sul terreno seguendo un altro percorso che le porta a raccogliersi in un diverso bacino idrografico, questa linea è chiamata “linea spartiacque” o semplicemente “spartiacque”. Lo spartiacque è definibile su una carta topografica collegando i picchi di massima altitudine con una linea sempre perpendicolare alle curve di livello, avente quindi la direzione del versore di massima pendenza. Il punto più basso dello spartiacque è chiamato “incile”.

Quando si vanno a considerare le acque del bacino idrografico che fluiscono nel sottosuolo lo spartiacque non coincide più con quello superficiale identificato con metodi topografici4 attraverso i quali risulta molto più semplice delinearlo ma bisogna considerare vari aspetti che ne modificano l’andamento, la forma. Uno di questi elementi molto importanti da considerare è il moto di filtrazione dell’acqua, un moto che si sviluppa prevalentemente su vie orizzontali, compiuto dall’acqua in una zona di terreno satura al di sopra di uno strato di fondo impermeabile. Un bacino di cui si considerano anche le acque che scorrono sotto la superficie terrena è un bacino idrogeologico, proprio per la componente sotterranea delle acque risulta molto più difficoltoso individuare lo spartiacque e quindi delimitare il bacino idrogeologico che quello idrografico.

4La topografia è la scienza che ha come scopo la determinazione e la rappresentazione metrica col disegno in una mappa con segni convenzionali della superficie terrestre.

Tutelare un Bacino Idrografico vuol dire tutelare anche un Bacino Idrogeologico sottostante a quello superficiale. Il Cnsbii, tutela l’acqua in qualsiasi sua forma. L’acqua è un bene che non va assolutamente sprecato e va riutilizzato per le attività antropiche! Dove c’è acqua, potrebbe esserci lo sviluppo della biodiversità, un’area con biodiversità animale è sicuramente un posto migliore, da osservare con silenzio sacrale. E’ qui che subentriamo noi, affinchè, la deturpazione degli ambienti naturali finisca o diminuisca.

Michele Buscè – Coordinatore CNSBII

Salvaguardiamo i Bacini Idrografici e Idrogeologici:

dai Reflui Fognari, dalle Acque non Depurate, dalla immissione sul suolo e nel sottosuolo di acque tossiche, tuteliamo i Monti dagli incendi, osserviamo e salvaguardiamo lo scorrimento delle acque superficiali fin dai versanti montani, sulle pianure e fino alla costa. Effettuiamo l’osservazione continua dello sversamento di rifiuti tossici su tutto il territorio del Bacino Idrografico. Particolare attenzione è svolta per l’osservazione delle immissioni in aria. Il Cnsbii, è in stretto e continuo contatto con i Soggetti Gestori della Risorsa Idrica locale nel Sistema del Servizio Idrico Integrato, che si occupano prevalentemente della Captazione fino alle Distribuzione delle acque estratte dal sottosuolo, della gestione dell’apparato Fognario, della Depurazione delle Acque e del loro corretto Riuso. Infatti è proprio per il continuo malfunzionamento del S.I.I.1 che spesso generano fonte di inquinamento per il suolo e per i corsi d’acqua. Anche i Comuni sono responsabili in caso di violazione delle norme ambientali perché non controllano il territorio dalle immissioni abusive nei fiumi.

1Servizio Idrico Integrato

Se sei sicuro di voler entrare a far parte del CNSBII, contattaci e chiedi di partecipare attivamente!

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