1

Scafati, Reflui in strada. Via Nuova San Marzano di nuovo allagata.

Il 25 agosto il CNSBII comunica al comune di Scafati, alla Provincia di Salerno e altri enti avente interesse, la difficile problematica su via Nuova San Marzano che si ripresenta ad ogni periodo estivo.

Una parte della via viene inondata da reflui per ragioni da appurare. Nella precedente pubblicazione abbiamo approfondito la questione.

Oggi 30 agosto 2021 la condizione di ripresenta e con ancora più imponenza, infatti i reflui sembrerebbero arrivare fino all’incrocio della via con il Bar Bellini.

Questa volta abbiamo interessato diversi enti tra cui, l’ASL di Salerno, il Sindaco di Scafati, la Polizia Locale, il Suap del comune di Scafati, la stazione dei Carabinieri locale, il Consorzio di Bonifica Sarno, il Corpo Forestale delle Stato, l’ufficio del Risanamento ambientale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno e l’Ente Idrico Campano.

Portata a conoscenza della grave problematica anche la Prefettura di Salerno.




Terzigno, Vesuvio. Carcassa di auto abbandonata. Il CNSBII la segnala alla Polizia Locale.

Le attività del CNSBII si servono della collaborazione di cittadini, osservatori civici, escursionisti esperti e altre figure civiche al fine di avere sotto osservazione continua il territorio.

Questa volta è toccato il versante montuoso del Somma Vesuvio in Terzigno al confine con San Giuseppe Vesuviano dove un nostro operatore in un’attività escursiva ha individuato una carcassa di auto abbandonata.

Erano giornate di caldo afoso quando il nostro escursionista Laura, decise di segnalare tale criticità localizzando correttamente il punto ed effettuando i rilievi del caso.

Poco dopo la segreteria del CNSBII ha inviato alla Locale stazione di Polizia Locale il report del ritrovamento. Ci preme ricordare di quanto sia importante che la localizzazione delle criticità debba essere quanto più accurata possibile. In particolare modo in ambito montano è facile che i sistemi di GPS diano coordinate sbagliate e si rischia di effettuare ore e ore di cammino a vuoto.

In questo caso la formazione specifica dei nostri operatori ha individuato correttamente il luogo.

Poco dopo in sinergia con gli uomini del comando locale in una attività congiunta sono stati guidati dal nostro personale esperto in ambito montano sul punto del ritrovamento.

E’ stato avviato in questo modo la procedura di rimozione della carcassa, quest’ultima ubicata in un’area impervia e difficilmente raggiungibile. Come sia arrivata in quel punto ce lo domandiamo anche noi?

Possiamo rispondere che, “la mente umana ha tante capacità nella commissione di illeciti e se sfruttasse questa dote per la salvaguardia dell’ambiente, vivremmo senza alcun dubbio in un paradiso terrestre”.

Come è prassi qualora il CNSBII non venisse informato sullo sviluppo della soluzione della criticità si metterà in contatto mezzo PEC con il comando locale al fine di conoscere lo stato di avanzamento della rimozione della carcassa.




Scafati. Reflui Industriali in strada, rischio e pericolo per l’ambiente, pedoni e automobilisti. Famiglie costrette a non uscire di casa.

Il periodo estivo diventa per molte realtà produttive il momento unico dell’anno di produrre e vendere. Ogni attività produttiva in ambito agricolo, conserviero e di altra tipologia aziendale/industriale, ha principalmente un “problema” che da sempre mette a dura prova la tenuta aziendale: lo smaltimento dei reflui e sedimi prodotti. Molti eludendo le leggi riversano tale e quale i lavori nelle fognature intasando gli impianti di depurazione comprensoriali, inviando i reflui direttamente nei fiumi o occupando abusivamente degli apparati fognari destinati a raccogliere solo acque piovane.

l’Alveo Strada su Via Nuova San Marzano a Scafati

La quantità di acqua emunta dal sottosuolo così come viene prelevata ed utilizzata, per norma poi deve essere depurata e inviata o ad un depuratore comprensoriale o in un corpo idrico superficiale se l’azienda è autorizzata a farlo, sempre però dopo aver depurato i reflui.

Capita però che se l’impianto fognario è piccolo o se la quantità di acqua emunta e lavorata è superiore alla norma, non si sa più come gestire questa mole di acqua ed si generano problematiche di portata idraulica e di qualità delle acque.

Capita a Scafati che talmente è l’acqua inviata in una fognatura che finisce per strada e questa diventa un “alveo-strada” che “confluisce” nel controfosso destro del Fiume Sarno.

L’area interessata da questo fenomeno è la periferia di Scafati al confine con San Marzano Sul Sarno e Poggiomarino, la via in questione è Via Nuova San Marzano. A scatenare l’ira di alcuni cittadini è stato un episodio alquanto inquietante: due ragazzi facevano jogging sulla via quanto ad un certo punto un Tir contenente pomodori passa sul tratto “alveo-strada” e alza dall’asfalto una quantità di reflui considerevole, tanto da investire i due giovani di reflui. Uno di questi però ha subito una grave allergia alla pelle che lo ha portato a “correre” di nuovo a casa e a fare ricorso a dei medicinali a base di cortisone.

Lo stesso utente contatta il CNSBII tramite il “cnsbiiAlert” e ci chiede di andare sul posto per constatare quanto visto e accaduto. Arrivati sul posto la situazione è sembrata davvero complicata. Sull’ “Alveo-Strada” che trasportava le acque reflue, ai margini della via, sono presenti due fognature per le acque meteoriche sembrerebbero non adibite al trasporto dei reflui. Su questo abbiamo dei dubbi semplicemente perché nel bacino del Sarno quello che può sembrare ovvio rischia di diventare l’opposto.

Abbiamo constatato però che il quel momento, all’interno di questo “apparato fognario” transitavano acque fognarie calde, che assumevano una colorazione tendente al marrone e fetide. Una quantità di acque davvero considerevole, tanto che tracimavano sulla via e confluivano poi, più a valle nel corso d’acqua Controfosso Destro del Fiume Sarno, sia per il tramite della condotta fognaria “bianca” che per mezzo della Via Nuova San Marzano.

Immediatamente abbiamo interloquito con Gori S.p.A la quale non risulta avere in gestione la fognatura. Al centro della via è presente però una fognatura per reflui misti che ad oggi risulta essere interrata e sarà poi quella che incanalerà, in futuro le acque reflue presso il Depuratore di Angri sempre se le industrie preferiranno allacciarsi alla fognatura.

Quanto è accaduto in questi giorni su questa via ha qualcosa di rischioso e pericoloso sia per i passanti, per gli automobilisti e per l’ambiente.

Altra grave condizione che si sta generando è il blocco di alcune persone nelle proprie abitazioni, alcune di queste soffrono di gravi patologie che necessitano di un continuo uscire di casa per acquisto di medicinali e supporto medico, i quali si vedono impossibilitati dall’uscire di casa.

La strada diventa un fiume.

Vedi rifiuti abbandonati? Sei dinnanzi ad uno Sversamento di Reflui? Scatta una foto registra un video e inviali tramite Whatsapp al numero CNSBII-ALERT: 0890977183

  1. Invia un messaggio a CNSBII-ALERT con Whatsapp specificando la località esatta
  2. Il numero di CNSBII-ALERT è destinato alla ricezione di foto e video
  3. leggi attentamente le istruzioni in basso a questo articolo e invia la segnalazione.
  4. Leggi le linee guida in PDF

Abbiamo chiesto quindi alle autorità di polizia locale di attivarsi urgentemente per mettere fine a quanto documentato e di chiedere uno scrupoloso approfondimento sulla qualità e quantità delle acque che transitano nella fognatura di acque bianche della provinciale SP5 denominata Via Nuova San Marzano approfondendo minuziosamente sullo stato e presenza di autorizzazioni.

Inoltre abbiamo inviato la comunicazione, al Gruppo Provinciale della Forestale di Salerno, al Sindaco di Scafati e al SUAP comunale. La missiva per competenza chiederà ad ogni ente di attivarsi per la soluzione delle diverse problematiche ambientali, risolvere le insidie stradali che si stanno ponendo in essere. Allertata anche la Polizia Provinciale Salernitana essendo che la via è un’arteria provinciale. Infine è stata inviata una comunicazione anche al Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno che dovrà constatare se esistono nulla osta che autorizzano lo sversamento di acque reflue, constatandone la qualità di quest’ultime e l’aggiornamento delle autorizzazione a riversarle nel Controfosso destro del Fiume Sarno.

Già in precedenza il CNSBII, ha effettuato una denuncia al Corpo Forestale dello Stato territoriale per l’anomala fuoriuscita di reflui all’interno del Controfosso Destro del Fiume Sarno e chiesto al Consorzio di Bonifica di valutare la revoca dei nulla osta ad immettere reflui “depurati” nel proprio corso d’acqua.




Scafati, inquinamento Bacino del Sarno. Il CNSBII propone una Cabina di Regia coordinata dalle Prefetture

Il CNSBII il 24 agosto 2021 ha partecipato all’incontro tenutosi al Comune di Scafati alla presenza del Sindaco Cristoforo Salvati, dei Sindaci di Sant’Antonio Abate e Santa Maria la Carità. Presenti alla riunione i comandanti della Polizia Locale dei Comuni sopra citati, una rappresentanza dell‘ARPAC nonché il soggetto gestore della risorsa idrica locale GORI S.p.A.

Motivo dell’incontro è stato il perdurare del malfunzionamento dell’impianto di depurazione sito in Scafati che ha provocato la fuoriuscita dei reflui non depurati che a loro volta confluiscono nel corso d’acqua “Marna” e dei miasmi che stazionano nell’aria. Unitamente, i presenti, hanno individuato che il processo di depurazione delle acque del depuratore del comprensorio, viene compromesso per via dell’immissione di reflui non depurati provenienti dai comparti produttivi del territorio.

Durante l’incontro i partecipanti hanno esposto alcune delle attività messe in campo a contrasto del fenomeno dello sversamento illecito di reflui non depurati, sia negli impianti di depurazione, sia nei corpi idrici superficiali.

Il CNSBII ha quindi, fornito il suo contributo formulando una proposta che vada nella direzione di istituire una cabina di regia coordinata da una delle Prefetture territoriali del Bacino Idrografico del Fiume Sarno e di conseguenza con le altre Prefetture Provinciali al fine di istituire un patto tra cittadinanza, Istituzioni, forze di Polizia e soggetti portatori di interesse.

I presenti, hanno di buon grado accettato la nostra proposta che verrà discussa nel prossimo incontro di martedì 31 Agosto presso il Municipio di Scafati.

A tal proposito, il CNSBII ha inviato una comunicazione alle Prefetture territoriali del Bacino del Sarno, al Ministero degli Interni e al Sindaco di Scafati quest’ultimo promotore dell’iniziativa del 24 agosto 2021 incentrata sulla tematica degli sversamenti di reflui non depurati e del riversamento nei corpi idrici superficiali.

Il CNSBII, nell’esprimere la proposta dell’istituzione di una cabina di regia ha ricordato che l’inquinamento dei fiumi e la mancata depurazione è un fenomeno che viene constatato su tutto il Bacino Idrografico del Fiume Sarno e che tale fenomeno deve essere visto in una visione globale e non solamente locale.

Il territorio del Bacino del Sarno è esteso e fortemente urbanizzato ed è soggetto a continui illeciti ambientali derivanti dalla mancata depurazione dei reflui nell’ambito della piccola, media e grande industria, delle piccole aziende, degli impianti di depurazione, dalle abitazioni civili, dalla mancanza di un impianto duale fognario, dall’incidenza idraulica meteorica sugli impianti depurativi.

La proposta dell’istituzione di una Cabina di Regia è un qualcosa a cui il CNSBII sta operando da diverso tempo.




Acque Nere nel Solofrana

Il CNSBII, ha documentato un nuovo sversamento di acque nere provenienti da uno sbocco posto nei pressi del Depuratore di Mercato San Severino. Come da prassi in questi casi, il CNSBII ha effettuato una segnalazione alle autorità di controllo locale. Inoltre è stato chiesto a Gori se il malfunzionamento è stato dovuto da problematiche di gestione dell’impianto o se per motivi non dipendenti da loro.

Il Depuratore di Mercato San Severino da qualche mese è in gestione a Gori S.p.A. che ha ereditato un impianto con diverse criticità strutturali.

Inoltre, l’impianto è sotto sequestro con facoltà d’uso.

In riferimento alla problematica avvenuta presso l’impianto di depurazione l’ipotesi potrebbe essere che sia arrivata un’ondata di reflui da comparti industriali o depurativi posti tra Montoro e Solofra, resta una supposizione, ma non una certezza.