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Violento nubifragio su Forino. I dati.

di Michele Buscè e Carmine Mario Albano

Il 25 maggio 2023 una nuova alluvione su Forino ricorda quanto forti possono essere gli elementi naturali in particolare modo quando questi fenomeni si abbattono o si verificano in aree urbanizzate. Come sempre nelle nostre pubblicazioni ricordiamo che se questi eventi si verificassero in luoghi non frequentati dall’uomo non desterebbero alcun interesse. Invece abbiamo voluto a tutti costi edificare, urbanizzare in aree vulnerabili. Forino è un Bacino imbrifero montano e come tale è oggetto e soggetto dei vari fenomeni meteorologici e naturali che ogni bacino può subire naturalmente. In questa alluvione, se tale la si può chiamare, purtroppo ha perso la vita una persona. Si sarebbero potuti evitare morti, danni a persone e cose? La prevenzione dovrebbe essere alla base della “protezione civile”, ma il più delle volte il termine “protezione civile” diventa un sinonimo di “operare in emergenza” e la prevenzione del rischio e del pericolo passa in secondo piano se si è fortunati.

Michele Buscè

Video tratto dal web nelle immediate vicinanze della vasca di assorbimento in Via Vaticalli.

Al fine di comprendere il fenomeno del 25 maggio 2023 abbiamo voluto approfondire i dati meteorologici a disposizione e da subito abbiamo dislocato alcuni nostri operatori sul territorio del Bacini di Forino per osservare il susseguirsi dei fenomeni, le operazioni di soccorso e nei successivi giorni osserveremo ciò che è necessario osservare al fine di avere un quadro chiaro e più o meno definito della situazione? Abbiamo constato il riversarsi in strada di acque e fanghi, vasche di assorbimento colme di acque di fango. Era prevedibile l’evento del 25 maggio 2023?

Leggi anche: 15 febbraio 2022 rischio allagamenti a ForinoForino, un destino segnato per gli allagamenti?

Meteorologia su ampia scala

Un campo di alte pressioni, poco strutturate verso le quote più alte, ci sta garantendo in questi ultimi giorni, condizioni di diffuso soleggiamento durante le ore mattutine e la formazione di instabilità al pomeriggio, soprattutto nei pressi dei rilievi appenninici e con dei sconfinamenti alle aree adiacenti. Instabilità accompagnata da temporali che localmente possono assumere forte intensità, senza escludere il rischio di grandinate.

Meteorologia su scala locale

Forino, paese interessato dal forte maltempo del pomeriggio del 25 maggio 2023, questo causato da temporali termo convettivi, formatosi durante le ore pomeridiane. Una forte cella temporalesca ha preso vita al confine tra i comuni di Forino e Montoro in provincia di Avellino e Bracigliano in provincia di Salerno. Dalle animazioni radar (fonte: protezionecivile.gov piattaforma radar) è possibile osservare come il cumulonembo (nube capace di generare temporali e raggiungere diversi km in altezza) abbia iniziato a recare precipitazioni sulle suddette zone a partire dalle 13.00 e proseguite fino alle 17.00.

Su Forino si registra il picco di precipitazioni moderate-forti tra le ore 14 e le ore 16 del 25 maggio 2023, queste hanno insistito costantemente sul paese, scaricando al suolo in poco meno di un’ora, 50.4mm di pioggia (15.00-15.40), dato registrato dalla centralina meteorologica installata recentemente dallo stesso ente Comune di Forino, con i dati consultabili sul sito Campanialive.it(centralina di Forino)

Evento intenso, con un forte rain/rate, ha trasformato prima le strade in fiumi e successivamente imbiancato i suoli con una fitta grandinata.

Si registrano diversi allagamenti di garage e cantine, questi non solo nelle aree isolate, bensì anche in alcune zone del centro abitato di Forino e buona parte della Frazione Celzi. Nel piccolo comune irpino, si è reso


Immagini della PROCIV

Indispensabile l’attivazione della locale protezione civile che con pompe idrovore hanno prestato aiuto alle persone in difficoltà, insieme a squadre dei vigili del fuoco, carabinieri, Polizia Municipale e Provincia di Avellino. Alla frazione Celzi si è reso fondamentale anche l’intervento di tipo fluviale, con appositi gommoni. Si segnala la presenza di detriti in strada, tipo: fango, rocce e brecce anche di medie dimensioni e ceppe di alberi, probabilmente trasportate da qualche fondo agricolo. Per alcune ore si è reso necessario vietare il transito da Forino in direzione Montoro e viceversa della SP88 Laura. Strada che successivamente è stata riaperta verso le ore tardo pomeridiane.

A fine evento registriamo i seguenti dati pluviometrici:

Centralina del Comune di Forino, ubicata nella parte più alta del paese (420m s.l.m.) riporta un valore totale di 59.4mm durante l’evento vi è stato un temporaneo aumento del vento, con raffica massima di 38.7km/h proveniente da Est (ore 15.40)

Pluviometro Regione Campania, ubicato nella zona bassa del paese (400m s.l.m.), presso la sede della locale protezione civile, registra un cumulativo di precipitazioni giornaliere, pari a 78.4mm.


La differenza dei mm di pioggia può essere diversa, perché le precipitazioni non interessano mai le stesse zone con lo stesso esatto numero di mm e con la stessa intensità, questo vale anche su scala locale. A differenza di poche centinaia di metri in linea d’aria, è facile ottenere dati diversi, ancor più per eventi come questo che ha interessato oggi Forino.

I dati pluviometrici sono tratti dal sito Campanialive.it e dal sito Centro Funzionale Regione Campania. Immagine Radar, dal sito del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.




Nuovi sversamenti nel Solofrana.

Il CNSBII lancia l’allarme: “Gli sversamenti non sono finiti”

coordinatore Nazionale – Michele Busce’

Torrente Solofrana invaso da Reflui non depurati.

Campania, Mercato San Severino. Il 23 maggio 2023 le sentinelle del CNSBII hanno fatto un’amara scoperta. Un qualcosa che nel corso dei mesi non accadeva più di frequente.

Il torrente Solofrana era invaso di acque marroni, torbide e maleodoranti.

Immediatamente i nostri operatori hanno risalito il corso d’acqua per verificare che le acque marroni fossero frutto di uno sversamento del Depuratore consortile di Mercato San Severino nella frazione di Costa. Il Depuratore immetteva acque correttamente depurate nel torrente stesso.

Sbocco del Depuratore di Mercato San Severino

Da li abbiamo deciso di continuare fino a monte di Solofra. Nel frattempo però lo sversamento durato per qualche ora si annullava.

Immediatamente abbiamo messo in attivazione ulteriori sentinelle sul territorio al fine di controllare il corso d’acqua. Purtroppo questa non è affatto una buona notizia. L’esperienza e la conoscenza delle problematiche del Solofrana ci porta a dire che l’episodio del 23 maggio 2023 è riconducibile ad uno svuotamento di una vasca con fanghi biologici di grandi dimensioni a monte di Montoro. Seguiranno aggiornamenti.




Ischia, non bisogna dimenticare

Con il ritrovamento dell’ultimo corpo, ahimè, purtroppo, come in tutte le tragedie cala il sipario, ovviamente io spero di NO! Tragedia annunciata, inaspettata, improvvisa non si sa! Oggi Ischia e domani? Sappiamo solamente che Sabato 26 Novembre 2022 sull’isola d’Ischia, in seguito a piogge abbondanti, nel comune di Casamicciola Terme, dal Monte Epomeo si è staccata una frana che ha dato origine ad una colata di fango e purtroppo lungo il suo tragitto ha incontrato molti ostacoli, ovviamente ha travolto tutto: manufatti, abitazioni, alberi, strade e vite umane, insomma ha portato via con sé tutto ciò che “l’uomo
pensante” ha pensato di realizzare in zone che dovrebbero restare ambienti Naturali
e non antropizzati.

Le questioni in ballo

Dissesto idrogeologico, incuria dell’uomo, catastrofi naturali, assenza di difesa del suolo, mancanza di provvedimenti atti a ripristinare l’efficienza delle opere di sistemazione in modo da regolare il deflusso delle acque? Insomma la lista è lunga.

Prevenzione

Bisogna provvedere in modo urgente e immediato al cosiddetto restauro del territorio fragile, ferito, martoriato e in uno stato di agonia. Solo così possiamo parlare di prevenzione e attuare un percorso di trasformazione creando una cultura del “Questo luogo mi è stato affidato e lo proteggo io”.

Se la natura è capace di riprendersi ciò che l’uomo gli ha strappato, l’uomo deve saper cogliere questa sofferenza, questi cambiamenti climatici, che purtroppo stiamo vivendo, e deve ripristinare tutto quello che la sapienza antica metteva in pratica: curare il territorio, prendersi cura dell’ambiente, vuol dire prendersi cura della propria casa e di sé stessi.

Noi non siamo i padroni del pianeta Terra ma ne siamo i custodi!


Scrivi all’autore




Inondazioni del torrente solofrana: richiesti interventi urgenti.

Urgente azione contro inondazioni del torrente Solofrana.


Il 4 novembre 2022, la frazione Sant’Angelo di Mercato San Severino è stata colpita da gravi inondazioni causate dal torrente Solofrana. Le immagini impressionanti di questo evento sono state documentate da Massimiliano Grimaldi e sono state pubblicate sul suo profilo Facebook.

Le immagini mostrano chiaramente come il torrente Solofrana abbia traboccato inizialmente nei terreni circostanti, poi nelle strade adiacenti al corso d’acqua e in altre proprietà private. In particolare, si può notare la formazione di una grande vasca di raccolta delle acque dovuta a un’area depressa situata sulla destra idraulica del torrente. Non è la prima volta che si verificano inondazioni in questa zona a causa dell’esondazione del torrente Solofrana.

Prima esondazione con conseguente inondazione del torrente solofrana

Inondazione delle vie adiacenti al corso d’acqua

inondazione dei campi sottoposti al corso d’acqua


Informazioni:
Il torrente Solofrana si trova nella regione Campania, in Italia. Attraversa diverse località, tra cui Mercato San Severino e Roccapiemonte, come menzionato nella pubblicazione. Questi due paesi si trovano nella provincia di Salerno, nella parte sud-occidentale della regione. Il torrente Solofrana nasce nelle montagne circostanti e scorre attraverso la valle, causando periodicamente problemi di esondazioni e inondazioni nelle aree circostanti.


È evidente che, fintanto che non si prenderanno provvedimenti per ampliare la sezione idraulica del corso d’acqua, creare nuovi canali fluviali e costruire nuove vasche di raccolta lontano dai centri abitati, eventi di questa portata saranno una costante. È necessario rallentare il flusso delle acque provenienti dai sottobacini idrografici del Calvanicese, Montorese e di Solofra.

Area delimitata oggetto dell'inondazione del solofrana. Provvedimenti immediati contro inondazioni
Area approssimata oggetto dell’esondazione e inondazione.
L’importanza di un approccio olistico per la gestione dei corsi d’acqua: creare spazi adeguati e prevenire insediamenti nelle zone a rischio di inondazione.

La soluzione non risiede necessariamente nel dragaggio dei corsi d’acqua, ma piuttosto nell’offrire loro uno spazio adeguato per scorrere liberamente. I corsi d’acqua richiedono spazi molto più ampi di quanto comunemente si pensi.

Il torrente creato artificialmente proprio in un punto dove un tempo c’erano campagne. Secondo testimonianze del passato, il torrente non scorreva in quell’area. Non si è tenuto conto dell’aumento della sezione idraulica, dei terrazzamenti fluviali e delle aree destinate alle esondazioni. Si sono costruite abitazioni e insediamenti produttivi immediatamente lungo gli argini fluviali, oltre a nuove aree residenziali.

È chiaro che è necessaria un’azione immediata per affrontare questa situazione ricorrente. Gli interventi dovrebbero includere l’ampliamento dei canali fluviali, la creazione di zone di esondazione adeguate e la pianificazione di insediamenti umani lontani dalle aree a rischio. Solo attraverso un approccio olistico e preventivo si potranno ridurre gli effetti delle inondazioni e proteggere le comunità locali da futuri disastri.

Mappa dall'alto dell'area oggetto dell'inondazione. Provvedimenti immediati contro inondazioni
L’area vista dall’alto oggetto del

Ecco alcuni possibili link in uscita correlati al testo:

  1. Per saperne di più sulle inondazioni del torrente Solofrana: Link
  2. Informazioni sul comune di Mercato San Severino: Link
  3. Approfondimenti sull’ampliamento della sezione idraulica dei corsi d’acqua: Link
  4. Scopri l’importanza della prevenzione delle inondazioni: Link



Rottura argine Solofrana a Roccapiemonte

La furia delle acque provenienti dalla parte alta del Bacino Idrografico del Fiume Sarno ha rotto i fragili argini del Torrente Solofrana a Roccapiemonte. Il punto di rottura degli argini è ubicato a questa posizione geografica https://goo.gl/maps/iQoNKgd6CZ7NWbtR6 40°45’54.4″N 14°40’55.9″E.

Da un primo sopralluogo effettuato dal personale CNSBII la rottura è avvenuta in un restringimento della sezione fluviale che ha ceduto. Sarà opportuno verificare se l’argine era in origine in Tufo o se a questo fossero stati fatti lavori di innalzamento della sezione idraulica.

Tipicamente gli argini del Torrente Solofrana sono stati costruiti in mattoni di roccia tufacea, nel corso degli anni sono stati fatti dei lavori di innalzamento della sezione idraulica che hanno comportato una defluizione delle acque a valle in modo più veloce ma restringimenti e allargamenti del corso d’acqua.

https://fb.watch/gB4ddwj6xK/ visualizza la notizia di RTA LIVE

Il “corridoio di acque”, che sembra essere sempre più piccolo visti gli abbondanti nubifragi necessita di una manutenzione e attenzione maggiore ma in particolare modo o dell’allargamento della sezione idraulica o della creazione di nuovi comparti fluviali che possano smaltire le grandi piene che provengono dalla parte alta e ambia del Bacino del Sarno.

Importante e fondamentale è la creazione o rifunzionalizzazione delle vasche pedemontane (in zona Montoro, Calvanico, Solofra) che hanno come scopo quello far defluire lentamente le acque di pioggia sui versanti montani verso valle.

Basti ricordare che le acque che sono confluite nel punto di rottura provengono da Montoro, Salofra e Calvanico. Un grande quantitativo di acque la cui densità è aumentata per via di cedimenti montani nell’area dei valloni di Calvanico.

Bacino e Sottobacini del Sarno e raccolta delle acque meteoriche su aree naturali e antropizzate

Acque dei versanti montani e di collina, Rocce, Tronchi, Detriti, Acque dei Depuratori, Acque degli scaricatori di piena fognari, tutte acque che hanno messo a dura prova la tenuta degli argini, ormai fatiscenti, degli affluenti del Fiume Sarno.

Il Solofrana confluirà più a valle con l’Alveo comune nocerino presso la “Caserma Rossa” in Nocera Inferiore da lì poi nel Fiume Sarno presso la “Ciampa di Cavallo” in San Marzano Sul Sarno al confine con Angri.

Successivamente il personale del CNSBII effettuerà un sopralluogo per verificare la nuova tenuta degli argini di emergenza e comprendere ulteriormente quali fossero le criticità prima e del dopo alluvione.

Il materiale prodotto verrà vagliato e inviato alla Magistratura.




Siano, sequestrata discarica di rifiuti.

Dal 2019 il CNSBII si è attivato con gli enti locali che operano su Siano, comune in provincia di Salerno insistente nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno, per risolvere una difficile condizione che si stava perpetrando da anni in un’area che era ormai diventata una discarica di rifiuti di varia natura.

2017 e 2021 – scorri la slide con il dito

L’ area è stata segnalata più volte agli organi di Polizia locali, nulla è stato fatto. Dagli Enti Locali sono furono state fatte promesse di ripristino dei luoghi. Nei fatti nulla di concreto. Nel mese di maggio del 2022 il CNSBII ha deciso di inoltrare al NIPAF – Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Salerno una formale denuncia di abbandono e deposito di rifiuti in una proprietà privata e in una proprietà pubblica.

Una vasta area di rifiuti di vario genere abbandonati in un vallone adiacente alla proprietà privata invasa da rifiuti.

Tre sono stati gli anni di attività portata avanti dalle Sentinelle Civiche Ambientali. Effettuata la denuncia, l’area è stata posta sotto sequestro. Per i rifiuti abbandonati nei valloni cementati creati post Alluvione di Sarno e Quindici del 1998 non si hanno notizie in merito.

I canaloni post Alluvione di Sarno e Quindici del 1998 sono in una condizione pessima, pieni di rifiuti. Non è stato individuato ad oggi un soggetto gestore delle opere di mitigazione del rischio idraulico.

E’ necessario fare chiarezza sulla gestione di queste opere idrauliche. E’ essenziale che per queste venga stabilito una programmazione della ordinaria e straordinaria gestione.

Siano vista da Satellite

Le opere sono state realizzate a Sarno e Quindici e giacciono allo stato di abbandono.

Resta alta l’attenzione del nostro ente; aumentando il controllo civico sulla pubblica amministrazione. Continueranno alacremente le attività di individuazione di ogni singolo abbandono o deposito incontrollato di rifiuti sul territorio cittadino.




Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, esposto in Procura

Il CNSBII ha depositato un esposto per i reati di Abbandono di rifiuti e combustione illecita di rifiuti nelle acque superficiali dell’Alveo Comune Nocerino in San Marzano Sul Sarno (Salerno) all’altezza di via Guglielmo Marconi presso il ponte viario che collega la città ad Angri.

L’Alveo Comune Nocerino è il corso d’acqua naturale che trasporta le acque dei Torrenti Cavaiola e Solofrana e dello stesso Alveo nel Fiume Sarno.

Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e l’appicco degli stessi nei corsi d’acqua è ormai una condizione che si replica in forma abituale nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno. La pubblica amministrazione locale, ad oggi, non è riuscita a correre ai ripari; i criminali che abitualmente abbandono e appiccano i rifiuti continuano la loro attività in modo indisturbato.

E’ stato programmato l’abbattimento del ponte viario di Via Guglielmo Marconi, l’annuncio è stato dato da diverso tempo. E’ di questi giorni la notizia che verranno installate ulteriori barriere galleggianti per intercettare i rifiuti, ma ad oggi non ci sono soluzioni concrete per limitare l’accesso dei rifiuti nelle acque superficiali. Il problema resta.

Ora la Procura della Repubblica competente sul territorio dovrà capire se quanto documentato può ritrovare dei responsabili.




Scafati. Miasmi in Via Nuova San Marzano

I Cittadini di Via Nuova San Marzano sono di nuovo sul piede di guerra. Da qualche giorno una puzza nauseabonda di Cipolla e Aglio lavorato, presumibilmente con metodi industriali, sta invadendo le abitazioni dell’area.

L’aria è letteralmente irrespirabile.

Il CNSBII da sempre vicino alla cittadinanza locale, ha effettuato un sopralluogo ed ha ispezionato dei tombini fognari che al proprio interno hanno acqua stazionante fetida e putrida. Eppure quella è acqua che non dovrebbe starci; perché in via Nuova San Marzano non ci sono fognature.

Quindi, di quali “fogne” stiamo parlando?

Sono fogne bianche che dovrebbero raccogliere solo acque di pioggia che poi vengono rilasciate nel Controfosso Destro del Fiume Sarno. Ad oggi il canale di competenza del Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno riceve acque fognarie!

Responsabile della tenuta e salubrità delle fogne bianche è la Provincia di Salerno a cui porteremo a conoscenza di tale scempio, perpetrato nel tempo.

Stiamo relazionando una comunicazione da inviare all’Autorità Giudiziaria dove chiederemo il controllo quanto prima di questi scarichi e dei miasmi con la richiesta di far annullare l’immissione dei fetidi odori che stanno tediando la cittadinanza locale.


Scafati, Reflui in strada. Via Nuova San Marzano di nuovo allagata.
Questo è quello che accade in estate quando i reflui di lavorazione industriale inondano la via Nuova San Marzano.

Siamo a poche settimane dall’inizio della campagna conserviera e se sono questi gli auspici, non c’è nulla di buono in vista.

Abbiamo messo in campo una serie di Sentinelle Civiche Ambientali che monitorano le aree interessate dagli illeciti ambientali



Bacino del Sarno: per l’estate attivate le sentinelle civiche ambientali.

Il CNSBII; organo civico indipendente a tutela degli ecosistemi e della salute, quest’anno in vista dell’avvio della campagna conserviera ha intensificato la rete delle Sentinelle Civiche Ambientali.

Diventa un Sentinella Civica Ambientale

Nella scorsa estate 2021, dove circa 40 sentinelle si trovavano a monitorare i corpi idrici superficiali nel bacino idrografico del Fiume Sarno, abbiamo denunciato, tra la provincia di Napoli, Salerno e Avellino, oltre 50 illeciti in materia ambientale ai danni dei corpi idrici superficiali; oltre 80 denunce di abbandono di rifiuti tra i corsi d’acqua e su terra.

Abbiamo creato una mappatura degli illeciti per l’anno 2020-21. Questa ci permetterà di avere una maggiore conoscenza delle criticità nuove e che già si presentano ogni anno; per poi sovrapporle a quelle che ritroveremo per tutto l’anno 2022.

Il nostro sistema di osservazione civica è totalmente indipendente. E’ basato sulla vigilanza del territorio e ad una strettissima ramificazione delle fonti umane e conoscenze territoriali. Le nostre sentinelle sono principalmente i cittadini. questo rende il CNSBII un “muro impenetrabile” da influenze esterne con alla base il concetto di cittadinanza attiva.

In vista di questa dell’avvio della Campagna Conserviera, 2022 porremo le attenzioni in modo continuo e determinato su:

  • Industrie Conserviere Agro Alimentari
  • Industrie Chimiche
  • Scarichi autorizzati
  • Scarichi abusivi
  • Apparati fognari
  • Impianti di depurazione industriali
  • Impianti di Depurazione Regionali

L’Impegno del CNSBII non inizia e non finisce con l’estate perché il nostro organismo è attivo sui Bacini Idrografici Italiani per tutto l’anno.

Diventa un Sentinella Civica Ambientale




Nuove centraline meteo a Roccapiemonte, Salerno

Il Liceo Scientifico di Roccapiemonte guidato dal Dirigente Scolastico Rossella De Luca ha installato una centralina meteo Davis Vantage Vue Wireless nel comune di Roccapiemonte a dichiararlo sono gli amministratori della pagina Facebook dell’Istituto.

Ed ecco a voi la nostra stazione meteorologica! In funzione da alcune settimane, grazie al team di lavoro della serra didattica, la nostra stazione meteorologica ha iniziato a trasmettere i dati all’autorevole community nazionale MeteoNetwork dove è possibile vedere i dati in tempo reale e gli andamenti delle ore precedenti

dalla Pagina Facebook del Liceo Scientifico – Bonaventura Rescigno

Il Liceo Scientifico visto dall’alto

Il punto di installazione

Il Liceo ha installato la centralina nella serra didattica dello Scientifico, l’ubicazione dell’apparato è al centro di Roccapiemonte nelle vicinanze del pedemontano e sarà ancor più interessante analizzare i dati meteorologici generati durante il tempo. La centralina analizzerà in tempo reale: temperatura, umidità, pressione atmosferica, pioggia, vento, i tempi di rugiada ed altri dati.

La pubblicizzazione dei dati sui Network dedicati

Visiona qui la centralina meteo

La centralina ad oggi è stata inserita Meteonetwork un sito web che raggruppa centraline meteo di tutta Italia. Sarà possibile anche fare accesso ai giorni e mesi precedenti, in questo modo sarà possibile analizzare in miglior modo gli andamenti meteorologici e nel tempo quelli climatici.


Una seconda centralina ubicata sul territorio

In collaborazione con il CNSBII a Roccapiemonte esiste anche una ulteriore centralina meteo ubicata nella frazione Casali. La centralina Bresser di proprietà di Gabriele Somma analizza già da qualche anno la meteorologia locale a ridosso del piccolo complesso montuoso che divide Roccapiemonte e Nocera Superiore; i monti sono Monte Solano e Pizzo Acuto. Accoppiando i dati delle due centraline seppur di diversi modelli e marca si potrà così comprendere in determinate condizioni meteo i livelli di piovosità, di temperatura e vento. Il CNSBII utilizza i dati della centralina per monitorare la meteorologia locale.

Monte Solano e Pizzo Acuto

Abbiamo chiesto al Sig. Somma di rilasciarci una sua dichiarazione sulla nascita di una nuova centralina meteo sul territorio di Roccapiemonte:

Adesso più che mai, è molto importante monitorare il clima e l’ambiente: per farlo è possibile adoperare alcune strumentazioni tecnologiche che ci consentono in modo semplice e immediato di conoscere i dati meteorologici della località in cui vogliamo installare lo strumento, per poi fruirne anche a grande distanza grazie all’inserimento sul web del dispositivo di trasmissione dei dati.

Da circa 3 anni condivido in rete la mia stazione meteo personale sita a Roccapiemonte provincia di Salerno mettendola a disposizione al CNSBII che dal primo momento a sostenuto la mia attività, e precisamente alla frazione Casali sui maggiori Network meteo: Campania Live Weater Cloud La mia stazione meteo è composta da una serie di sensori per la registrazione dei vari parametri; Velocità e direzione del vento; temperatura attuale; umidità dell’aria; precipitazioni (pioggia); e pressione atmosferica.

La raccolta dati è un elemento di fondamentale importanza nell’uso di una stazione meteorologica, sia per quanto riguarda il processo di realizzazione di una previsione che per controllare le condizioni atmosferiche della propria zona di interesse. Il controllo della situazione meteo è molto importante anche al fine di una previsione del tempo a breve termine della zona immediatamente circostante, predicendo anche un cambiamento repentino che magari le previsioni meteorologiche a scala sinottica fornite dai centri meteorologici non riescono a cogliere. Nella mia zona sono installate anche altre centraline meteo più o meno professionali e questo a me fa molto piacere in quanto posso confrontare i dati della mia stazione meteo con le altre centraline.


Il CNSBII accoglie con interesse e piacere l’installazione di una nuova sentinella meteorologica per il territorio. Le stazioni meteorologiche indipendenti sono di fondamentale importanza per noi e seguiremo costantemente gli andamenti attraverso i nostri operatori territoriali.

Per eventuali interviste e dichiarazioni info@cnsbii.itcnsbii@pec.cnsbii.it