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Fiume Sarno: La crisi dei rifiuti solidi minaccia l’ecosistema

Rifiuti solidi nel fiume Sarno: un’indagine sull’ecosistema minacciato

Nella zona del Bacino Idrografico del Sarno, si verifica frequentemente una situazione in cui una massa di rifiuti galleggianti si accumula e blocca il deflusso delle acque del Fiume Sarno proprio sul ponte di Via Roma strada provinciale di Salerno n. 5 a San Marzano Sul Sarno. Questo fenomeno si ripete regolarmente. In questo caso, il ponte funge da barriera artificiale e impedisce ai rifiuti di raggiungere il mare nella baia stabiese o di disperdersi lungo le sponde del fiume o nel suo stesso letto.


Questa sezione è dedicata all’aggiornamento costante della problematica relativa ai rifiuti nel Fiume Sarno. Qualsiasi nuova azione intrapresa verrà tempestivamente riportata in una tabella apposita, al fine di mantenere i lettori informati sulle misure adottate e sui progressi compiuti nella gestione dei rifiuti. Saranno inclusi dettagli riguardanti la data dell’azione, la descrizione delle attività svolte e gli eventuali risultati ottenuti. L’obiettivo principale è quello di fornire una panoramica chiara e aggiornata delle iniziative prese per affrontare questa problematica critica, al fine di promuovere la trasparenza e la responsabilità nella gestione dei rifiuti nel Fiume Sarno.

Sezione aggiornamento: Azioni adottate Enti Data interventi
Inizio rimozione dei rifiuti dall’alveo / 07/06/2023

A chi spetta la rimozione di questi rifiuti in Campania?

La legge regionale 14/2016 della Campania ha introdotto un nuovo elemento di novità con l’articolo 35. Secondo questo articolo, i costi associati alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti provenienti dai corpi idrici superficiali, che impattano i territori dei Comuni situati a valle del bacino idrografico, sono a carico dei Comuni stessi. Il regolamento per la definizione di tali costi e l’identificazione delle migliori misure di prevenzione e vigilanza sarà stabilito dall’Ente d’Ambito competente.

Nonostante la formulazione poco chiara dell’articolo, finalmente si specifica in modo esplicito che la responsabilità della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti dai corpi idrici superficiali, come i corsi d’acqua naturali e i canali di bonifica, ricade sui Comuni. Tuttavia, non è ancora possibile determinare con precisione quale Comune sia competente in ogni caso specifico, poiché la norma fa riferimento a un regolamento che sarà definito dall’Ente d’Ambito territorialmente competente. In ogni caso, spetta ai singoli Comuni assumersi i costi associati alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti abbandonati nei corpi idrici superficiali.

I costi della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti che dai corpi idrici superficiali incidono sui territori dei Comuni a valle idrografica ricadono sui Comuni appartenenti al bacino idrografico del corso d’acqua con regolamento definito dagli EdA, anche utile all’identificazione delle migliori misure di prevenzione e vigilanza.

Art. 35 (Rifiuti da corpi idrici superficiali e abbandono sul demanio regionale)

L’incombente minaccia dei rifiuti solidi nel fiume Sarno: un’indagine sull’ecosistema in pericolo

Rifiuti nel fiume sarno in Via Roma strada provinciale di Salerno n. 5 a San Marzano Sul Sarno.

Un fiume di Rifiuti, il Sarno.

Introduzione:
Il fiume Sarno, situato nella regione campana dell’Italia meridionale, è afflitto da una crisi ambientale senza precedenti causata dalla presenza di rifiuti solidi. Nonostante sia stato un importante centro di vita e di attività umane per secoli, il fiume è diventato tristemente noto come uno dei corsi d’acqua più inquinati del paese. Questo articolo esplorerà la situazione attuale dei rifiuti solidi nel fiume Sarno, i fattori che hanno contribuito a questa crisi e le possibili soluzioni per contrastarla.

Un ecosistema in pericolo:
Il fiume Sarno, una volta fonte di sostentamento per le comunità locali e una risorsa naturale vitale per l’agricoltura e l’irrigazione, è stato progressivamente soffocato da rifiuti solidi di ogni tipo. La presenza di rifiuti industriali, plastica, materiali da costruzione, e persino rifiuti organici ha causato gravi danni all’ecosistema fluviale. Gli animali che abitavano il fiume sono stati costretti a migrare o sono stati decimati dalla contaminazione, mentre le acque inquinate hanno avuto un impatto negativo sulla salute delle comunità che dipendono dal fiume per l’approvvigionamento idrico.

Cause della crisi:
Ci sono diverse cause alla base della crisi dei rifiuti solidi nel fiume Sarno. In primo luogo, il problema del conferimento illegale dei rifiuti è diffuso nella regione. Alcuni individui e imprese sfruttano l’assenza di controlli adeguati per sbarazzarsi dei loro rifiuti in modo illecito, riversandoli nel fiume o lasciandoli abbandonati lungo le sue rive. Inoltre, l’insufficiente infrastruttura per la gestione dei rifiuti, compreso il trattamento e lo smaltimento corretto, ha contribuito all’accumulo di rifiuti solidi nel fiume. La mancanza di consapevolezza ambientale e di educazione sulla corretta gestione dei rifiuti sono ulteriori fattori che hanno aggravato la situazione.

Effetti sulla salute e sull’economia:
La presenza di rifiuti solidi nel fiume Sarno ha avuto conseguenze devastanti sulla salute delle persone che vivono nelle vicinanze. L’inquinamento dell’acqua potabile ha causato problemi di salute pubblica, compresi disturbi gastrointestinali, malattie della pelle e un aumento dei casi di tumori. Inoltre, l’immagine negativa del fiume ha danneggiato l’economia locale, riducendo il turismo e l’attrattiva delle aree circostanti per gli investimenti.

Leggi anche: L’inquinamento idrico: una minaccia tangibile che richiede azioni immediate

Soluzioni possibili:
Per affrontare la crisi dei rifiuti solidi nel fiume Sarno, sono necessarie azioni urgenti e coordinate. Innanzitutto, è fondamentale migliorare l’applicazione delle leggi ambientali e aumentare le sanzioni per chi commette illeciti ambientali, inclusi il conferimento illegale dei rifiuti e il danneggiamento del fiume. In secondo luogo, occorre investire nella costruzione di impianti di trattamento dei rifiuti e promuovere la sensibilizzazione sulla corretta gestione dei rifiuti a livello locale, coinvolgendo le comunità e le scuole. Inoltre, è necessaria una stretta collaborazione tra le autorità locali, le aziende e le organizzazioni non governative per sviluppare strategie di pulizia del fiume e di ripristino dell’ecosistema.

Conclusioni:
La crisi dei rifiuti solidi nel fiume Sarno rappresenta una sfida urgente per l’intera comunità. È essenziale adottare misure concrete per affrontare questo problema, proteggendo l’ecosistema fluviale e ripristinando la salute e la prosperità delle comunità locali. Il recupero del fiume Sarno richiederà uno sforzo collettivo, ma attraverso una combinazione di azioni legali, infrastrutturali ed educative, è possibile avviare un processo di cambiamento che garantirà un futuro sostenibile per questa risorsa naturale preziosa.




Siano, sequestrata discarica di rifiuti.

Dal 2019 il CNSBII si è attivato con gli enti locali che operano su Siano, comune in provincia di Salerno insistente nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno, per risolvere una difficile condizione che si stava perpetrando da anni in un’area che era ormai diventata una discarica di rifiuti di varia natura.

2017 e 2021 – scorri la slide con il dito

L’ area è stata segnalata più volte agli organi di Polizia locali, nulla è stato fatto. Dagli Enti Locali sono furono state fatte promesse di ripristino dei luoghi. Nei fatti nulla di concreto. Nel mese di maggio del 2022 il CNSBII ha deciso di inoltrare al NIPAF – Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Salerno una formale denuncia di abbandono e deposito di rifiuti in una proprietà privata e in una proprietà pubblica.

Una vasta area di rifiuti di vario genere abbandonati in un vallone adiacente alla proprietà privata invasa da rifiuti.

Tre sono stati gli anni di attività portata avanti dalle Sentinelle Civiche Ambientali. Effettuata la denuncia, l’area è stata posta sotto sequestro. Per i rifiuti abbandonati nei valloni cementati creati post Alluvione di Sarno e Quindici del 1998 non si hanno notizie in merito.

I canaloni post Alluvione di Sarno e Quindici del 1998 sono in una condizione pessima, pieni di rifiuti. Non è stato individuato ad oggi un soggetto gestore delle opere di mitigazione del rischio idraulico.

E’ necessario fare chiarezza sulla gestione di queste opere idrauliche. E’ essenziale che per queste venga stabilito una programmazione della ordinaria e straordinaria gestione.

Siano vista da Satellite

Le opere sono state realizzate a Sarno e Quindici e giacciono allo stato di abbandono.

Resta alta l’attenzione del nostro ente; aumentando il controllo civico sulla pubblica amministrazione. Continueranno alacremente le attività di individuazione di ogni singolo abbandono o deposito incontrollato di rifiuti sul territorio cittadino.




Rifiuti nell’Alveo Comune Nocerino, esposto in Procura

Il CNSBII ha depositato un esposto per i reati di Abbandono di rifiuti e combustione illecita di rifiuti nelle acque superficiali dell’Alveo Comune Nocerino in San Marzano Sul Sarno (Salerno) all’altezza di via Guglielmo Marconi presso il ponte viario che collega la città ad Angri.

L’Alveo Comune Nocerino è il corso d’acqua naturale che trasporta le acque dei Torrenti Cavaiola e Solofrana e dello stesso Alveo nel Fiume Sarno.

Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e l’appicco degli stessi nei corsi d’acqua è ormai una condizione che si replica in forma abituale nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno. La pubblica amministrazione locale, ad oggi, non è riuscita a correre ai ripari; i criminali che abitualmente abbandono e appiccano i rifiuti continuano la loro attività in modo indisturbato.

E’ stato programmato l’abbattimento del ponte viario di Via Guglielmo Marconi, l’annuncio è stato dato da diverso tempo. E’ di questi giorni la notizia che verranno installate ulteriori barriere galleggianti per intercettare i rifiuti, ma ad oggi non ci sono soluzioni concrete per limitare l’accesso dei rifiuti nelle acque superficiali. Il problema resta.

Ora la Procura della Repubblica competente sul territorio dovrà capire se quanto documentato può ritrovare dei responsabili.




Auto abbandonata sul Sentiero Cospiti, richiesta rimozione

Il CNSBII ha individuato un’automobile abbandonata in un luogo molto particolare, un sentiero montano nel Comune di Agerola lungo il Sentiero dei Cospiti. Non è una novità questa, infatti nel passato il nostro organismo ha individuato in Terzigno un’auto abbandonata nella pineta del Parco Regionale del Vesuvio.

L’auto abbandonata a Terzigno è stata rimossa.

Il CNSBII ha segnalato alla Polizia Locale di Agerola e all’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari la posizione di questa auto abbandonata arrivata sino a lì non si sa come. Sicuramente è stata portata in loco diversi anni fa e questa staziona sull’area senza che qualcuno se ne sia occupata della rimozione.

Auto abbandonata sul Sentiero dei Cospiti

Il Sentiero dei Cospiti è un tracciato di montagna davvero suggestivo e il ritrovamento di questa auto ci fa comprendere come l’umano sia possibile in cose molto difficili come il trasporto di un’auto su di un sentiero impervio in un luogo unico e suggestivo.


L’amore per la montagna deve prevalere sulle azioni criminali di individui che non curanti delle regole preferiscono arrecare danno agli ambienti naturali. Il CNSBII sarà rigido contro questi fenomeni, il nostro obiettivo sarà quello di sensibilizzare gli escursionisti alla cittadinanza attiva anche negli ambienti naturali. In collaborazione con la SEI – Scuola di Escursionismo Italiana questo sarà possibile – questo ha dichiarato il Coordinatore Nazionale Michele Buscè.


Si ringraziano Gaetano Barone, Marianna Anita e la SEI – Scuola di Escursionismo Italiana per le attività di individuazione e segnalazione.




Rifiuti nel Sarno, CNSBII chiede la rimozione

Barriera galleggiante che ha come scopo il trattenere i rifiuti transitanti in acqua

Nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno e nei suoi corsi d’acqua, avviene il fenomeno dell’abbandono di rifiuti solidi urbani e di vario genere. Oltre all’abbandono voluto da parte dell’uomo vi è anche la caduta accidentale dei rifiuti in acqua.

L’area del Bacino del Sarno è fortemente urbanizzata e la produzione di rifiuti è alta ma le politiche di intercettazione di questi non danno i risultati sperati ed i Sindaci del territorio non si attivano in modo programmato e strutturale per limitare l’abbandono e la dispersione dei rifiuti.


La barriera galleggiante

Il 28 febbraio 2022 il CNSBII ha effettuato un sopralluogo sul Fiume Sarno tra Striano (NA), Poggiomarino (NA) e San Valentino Torio (SA). Il fiume è la linea di confine di questi comuni.

Nel corso d’acqua è presente una barriera galleggiante di rifiuti che ha lo scopo di intercettare i rifiuti che transitano nel Sarno. Durante questi mesi ha raggiunto il suo obiettivo, ossia di intercettare i rifiuti ma non quello di essere gestita in modo puntuale; nel frattempo l’ammasso di rifiuti nel fiume ha raggiunge importanti dimensioni. Il CNSBII continua a monitorare il corso d’acqua.

Il transito dei rifiuti verso il Ponte “Americano”

Nella notte tra il 5 e 6 aprile l’enorme “isola” di rifiuti presente in alveo, non si sa come, si è distaccata dalla barriera galleggiante e si è diretta verso San Marzano Sul Sarno e Scafati impattando presso il Ponte che collega questi comuni.

Ora i rifiuti stazionano a ridosso di questo ponte e il CNSBII ha chiesto la immediata rimozione ai fini della tutela dell’ecosistema fluviale e dell’abitato.

Ponte viario che collega San Marzano Sul Sarno a Scafati

La richiesta di rimozione dei rifiuti è stata inviata alla Regione Campania presso la Direzione Generale per l’Ambiente, la Difesa del Suolo e L’Ecosistema, Direzione Generale per i Lavori pubblici e la Protezione Civile. Al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare presso l’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale. Agli Enti di Ambito dei Rifiuti di Napoli e Salerno. Al Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno.

La barriera galleggiante ubicata in alveo non ha ricevuto manutenzione per diverso tempo. Non se ne conoscono i motivi dell’incuria dell’area e di chi abbia sganciato questa barriera facendo defluire pericolosamente i rifiuti verso valle. Non è da escludere che la barriera abbia ceduto strutturalmente. Per tali ragioni abbiamo anche inviato una nota all’Autorità Giudiziaria.

I rifiuti non possono stazionare in acqua e vanno urgentemente rimossi. Abbiamo inoltre sottolineato come sia importante la creazione di un ente che si occupi in modo programmato della ordinaria e straordinaria gestione dei corsi d’acqua Naturali del Bacino del Sarno. Questo accade per i corsi d’acqua di Bonifica Integrale che sono gestiti e manutenzionati dal Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno.




Castel San Giorgio. Sito di Abbandono di rifiuti segnalato, posto sotto sequestro giudiziario.

Il CNSBII nell’attività di individuazione dei siti di abbandono di rifiuti nel Bacino Idrografico del Fiume Sarno, ha posto in essere un’attività di localizzazione di un punto sospetto ove con una ricognizione dall’alto constatavamo la presenza di un quantitativo considerevole di rifiuti di vario genere.

Il luogo è adiacente alla via ferroviaria che collega Mercato San Severino e Codola.

Il 15 marzo, effettuiamo una denuncia formale agli organi di Polizia Territoriale. Chiediamo quindi che si attivino per gli accertamenti del caso.

Il Sito oggetto di Abbandono di rifiuti a marzo 2021

Nel 2017 l’area è stata oggetto di scavi, il CNSBII ha appuntato tale notizia e mediante le attività di ricognizione dei siti inseriti nella lista dei luoghi da attenzionare abbiamo deciso di seguire per qualche mese l’area con continui sopralluoghi.

A marzo la decisione di segnalare il luogo. Il CNSBII si avvale delle immagini satellitari e di droni per l’individuazione di aree oggetto di criticità ambientali.

Area posta sotto sequestro giudiziario agosto 2021

Ora il CNSBII seguirà l’iter giudiziario al fine di sollecitare chi di dovere nella bonifica dell’area. Il sito è stato segnalato alla Piattoforma ITER DSS.




Mugnano del Cardinale (Av), individuata area di abbandono rifiuti

In una delle aree più belle della Campania, immerse nel Parco Regionale del Partenio, qualcuno ha pensato di abbandonare, una quantità considerevole, di rifiuti in una zona montana.

Alcuni nostri Osservatori Civici dell’area ci hanno relazionato di questa criticità così da rapportarla agli organi locali.

Quando si tratta di abbandoni consistenti di rifiuti, come quelli documentati in questa nostra pubblicazione, evitiamo di dare troppi dettagli dei luoghi, al fine di evitare che criminali vadano il loco ad incendiare i rifiuiti.

Questi sono stato abbandonati in una zona boschiva. Si presuppone che l’abbandono sia avvenuto in più momenti, difatti prove documentali attestano la crescita del cumulo a distanza di tempo.

Al fine di avviare l’immediata rimozione dei rifiuti abbiamo chiesto agli organi amministrativi locali di procedere quanto prima allo smaltimento.

Abbiamo inoltrato a Sma Campania di inserire il sito oggetto di abbandono di rifiuti nella Piattaforma “sistema informativo I.TER DSS”

Restiamo vigili sul territorio e interrogheremo le varie amministrazioni riceventi della nostra segnalazione su cosa hanno posto in essere a conoscenza di questo illecito ambientale.




Terzigno, Vesuvio. Carcassa di auto abbandonata. Il CNSBII la segnala alla Polizia Locale.

Le attività del CNSBII si servono della collaborazione di cittadini, osservatori civici, escursionisti esperti e altre figure civiche al fine di avere sotto osservazione continua il territorio.

Questa volta è toccato il versante montuoso del Somma Vesuvio in Terzigno al confine con San Giuseppe Vesuviano dove un nostro operatore in un’attività escursiva ha individuato una carcassa di auto abbandonata.

Erano giornate di caldo afoso quando il nostro escursionista Laura, decise di segnalare tale criticità localizzando correttamente il punto ed effettuando i rilievi del caso.

Poco dopo la segreteria del CNSBII ha inviato alla Locale stazione di Polizia Locale il report del ritrovamento. Ci preme ricordare di quanto sia importante che la localizzazione delle criticità debba essere quanto più accurata possibile. In particolare modo in ambito montano è facile che i sistemi di GPS diano coordinate sbagliate e si rischia di effettuare ore e ore di cammino a vuoto.

In questo caso la formazione specifica dei nostri operatori ha individuato correttamente il luogo.

Poco dopo in sinergia con gli uomini del comando locale in una attività congiunta sono stati guidati dal nostro personale esperto in ambito montano sul punto del ritrovamento.

E’ stato avviato in questo modo la procedura di rimozione della carcassa, quest’ultima ubicata in un’area impervia e difficilmente raggiungibile. Come sia arrivata in quel punto ce lo domandiamo anche noi?

Possiamo rispondere che, “la mente umana ha tante capacità nella commissione di illeciti e se sfruttasse questa dote per la salvaguardia dell’ambiente, vivremmo senza alcun dubbio in un paradiso terrestre”.

Come è prassi qualora il CNSBII non venisse informato sullo sviluppo della soluzione della criticità si metterà in contatto mezzo PEC con il comando locale al fine di conoscere lo stato di avanzamento della rimozione della carcassa.




Scafati, scoperta una montagna di rifiuti.

Il CNSBII, deve di nuovo documentare l’inciviltà dei cittadini. In altre parole, dei cittadini, in barba alle norme comunali, abbandonano rifiuti. Ad essere ritrovato un sito di oltre 50 mq di immondizia di vario genere con annessi altri 1700 mq di rifiuti abbandonati in modo incontrollato. I luoghi di abbandono sono aree naturali e agricole. Si nota così che alcuni non hanno ancora compreso il sistema di conferimento dei rifiuti nel proprio comune.

CNSBII ALERT – 0890977183  

Segnala lo sversamento di: rifiuti e roghi, di reflui e rifiuti nei fiumi

A tal proposito, il CNSBII si è da subito attivato e ha collocato su Scafati, comune della provincia di Salerno, due Sentinelle che effettueranno un censimento delle criticità. Si è vista necessaria questa scelta per assistere i cittadini attivi del territorio che ci hanno contattati. Il sistema di contatto con il CNSBII è CNSBII-ALERT: segnala lo sversamento di reflui e rifiuti abbandonati

I rifiuti si trovano a ridosso di un corso d’acqua. Inoltre, il rischio che questi vengano incendiati è alto.

L’abbandono di rifiuti è una piaga su molti comuni della Campania. Possiamo quasi dire che nessun comune si salva da questo fenomeno. Il nostro monitoraggio attento ci porta a segnalare tempestivamente gli illeciti. Un messaggio chiaro per i criminali che dovranno fare i conti con maggiore sorveglianza.

Ad essere oggetto di sopralluogo è una periferia della città di Scafati che ha subito questo fenomeno. Abbiamo segnalato tempestivamente la problematica agli organi di controllo che da qui a breve dovranno attivarsi.

Per questioni di sicurezza, abitualmente, non rileviamo la posizione dei rifiuti.




Nocera Inferiore. Abbandono di rifiuti in periferia, il comune si attiva per la rimozione e messa in sicurezza del sito.

Il CNSBII, nelle normali attività di osservazione del territorio ha individuato per il tramite di un proprio osservatore civico un’area oggetto di abbandono di rifiuti. Dopo aver effettuato i rilievi del caso, abbiamo inviato una PEC al settore ambiente del comune di Nocera Inferiore che ci comunica che erano già in atto le procedure di messa in sicurezza e rimozione dei rifiuti.

Abbiamo provveduto a segnalare agli organi di controllo territoriali il sito.

Segnala le criticità ambientali, ora!

Il fenomeno di abbandono e incendio dei rifiuti sono eventi che devono essere contrastati, per tale ragione abbiamo intensificato le attività di osservazione sulla località di Nocera Inferiore e aree viciniore ove sono stati rinvenuti i rifiuti. I luoghi oggetto di abbandono, spesso sono aree di campagna, zone isolate che spesso sono oggetto di questi fenomeni criminali.

E’ importante l’osservazione del territorio, la segnalazione degli illeciti e il colloquio tra segnalante e Pubblica Amministrazione. Il Comune di Nocera Inferiore di comunica intanto che le attività di rimozione proseguono al fine di risolvere la criticità entro la fine del mese.

LO SVERSAMENTO ILLECITO DEI RIFIUTI AUMENTA I COSTI DI GESTIONE

Lo sversamento di rifiuti aumenta i costi di gestione generando a catena un probabile aumento dei costi che vanno a carico dei contribuenti. Per tale motivo il CNSBII invita la cittadinanza ad osservare il territorio. Infatti è la segnalazione tempestiva agli organi di controllo del territorio ad aumentare le probabilità dell’individuazione dei responsabili.