Dopo oltre due anni di silenzio istituzionale, emergono finalmente elementi concreti sulla procedura di bonifica dell’ex discarica comunale in località Masseria Tortora, situata nel Comune di San Marzano sul Sarno (SA), e classificata con Codice SIN 5122S001. Un sito incluso nella Tabella 4.bis.3 del Piano Regionale di Bonifica, relativo all’ex SIN “Bacino Idrografico del fiume Sarno”.
Tutto parte dal Decreto Dirigenziale n. 164 del 19 maggio 2022, con cui la Regione Campania approvava il Piano di Caratterizzazione ambientale del sito, imponendo al Comune la presentazione dell’Analisi di Rischio entro sei mesi, cioè entro novembre 2022, in applicazione dell’art. 242 del D.Lgs. 152/2006.
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Ma da allora, nessun aggiornamento è stato pubblicato nei canali ufficiali, né sul portale regionale STAP Ecologia, né sul sito del Comune. Nessuna informazione sull’avanzamento delle attività tecniche o sull’effettiva convocazione di una Conferenza di Servizi.
È in questo contesto che interviene il Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani (CNSBII), che ha tra i suoi obiettivi la tutela ambientale e la vigilanza civica attiva.
Il 14 giugno 2025, il CNSBII ha inoltrato una richiesta formale di aggiornamento tramite PEC a Regione Campania, Comune di San Marzano sul Sarno, Ministero dell’Ambiente e Ente Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno. Una richiesta chiara, documentata, basata sul diritto di accesso civico generalizzato previsto dal D.Lgs. 33/2013 e dalla Convenzione di Aarhus.
La risposta della Regione Campania
La risposta ufficiale è arrivata con nota prot. n. 300631 del 26 giugno 2025, firmata dal Dirigente Antonello Barretta. Per la prima volta, è stata fatta chiarezza su quanto avvenuto negli anni precedenti:
- Tutte le attività del Piano di Caratterizzazione sono state regolarmente svolte, come previsto dal D.D. 164/2022.
- L’ARPAC di Salerno ha validato gli esiti della caratterizzazione con nota prot. n. 54988 del 7 settembre 2023, a seguito della verifica sulla terza aliquota dei campioni di suolo.
- In data 16 ottobre 2023, la Regione ha acquisito l’Analisi di Rischio sito-specifica.
- Il 25 ottobre 2023, è stato formalmente avviato il procedimento, con convocazione di una prima Conferenza di Servizi fissata per il 6 dicembre 2023, poi sospesa per richiesta di integrazioni.
- Oggi, la procedura è riattivata: la nuova Conferenza di Servizi è fissata per il giorno 23 luglio 2025.
Il ruolo del CNSBII: vigilanza civica, non protagonismo
Il CNSBII non rivendica un merito formale, ma prende atto che solo dopo la propria istanza pubblica e documentata, la Regione ha reso disponibile un riepilogo ufficiale delle attività svolte e delle convocazioni fissate. Prima di allora, nessun documento pubblico era stato diffuso.
In qualità di soggetto collettivo portatore di interesse civico ambientale, il CNSBII ritiene che ogni procedura di bonifica debba avvenire nel rispetto dei principi di:
- trasparenza dell’azione amministrativa;
- partecipazione pubblica alle decisioni ambientali;
- diritto di verifica civica e accesso ai dati ambientali.
Per questo, il CNSBII intende formalmente chiedere di partecipare alla Conferenza di Servizi come osservatore civico, o in alternativa trasmettere osservazioni tecniche scritte prima della data fissata.
“Una bonifica non è solo un’attività tecnica: è un atto di giustizia ambientale. E la giustizia esige presenza, verifica, responsabilità condivisa” – le dichiarazioni del Coordinatore Nazionale Michele Buscè.
Le osservazioni in preparazione
Il Coordinamento nazionale CNSBII sta attualmente predisponendo una nota di osservazioni tecniche. Il documento sarà trasmesso prima del 20 luglio 2025 agli enti convocati alla Conferenza, inclusi Comune, Regione, ARPAC e Provincia.
Prossimi sviluppi
Il CNSBII continuerà a seguire la vicenda con il consueto spirito civico, documentando pubblicamente ogni avanzamento. Se necessario, attiverà ulteriori strumenti di accesso e vigilanza democratica, anche presso il Ministero dell’Ambiente o presso la Prefettura competente.
La trasparenza non è un favore. È un obbligo normativo e morale. E ogni discarica bonificata è anche un debito restituito al territorio.